Onomastica longobarda
Oggi daremo uno sguardo all'onomastica longobarda che è sostanzialmente molto simile a quella germanica. I nomi che venivano utilizzati facevano per lo più riferimento alla natura ed agli animali caratteristici della cultura nordica: il lupo, l'aquila, l'orso oppure alle virtù militari del capostipite o al suo soprannome, talvolta a dei toponimi.
In particolare la radice antico-germanica / gotica wīgaz (proto-germanico bēgaz), che significa guerriero, combattente, pugnace è rinvenibile in molti nomi propri di persona e cognomi che sono arrivati fino ai nostri giorni denotando le origini ancestrali del capostipite. E' così per il nome Clodoveo (Chlodwig) che deriva (hluþa = famoso + wīgaz = guerriero) da cui derivano i nomi propri Luigi e Ludovico, per il nome Viggo dell'attore statunitense Mortensen che interpreta Aragorn nel Signore degli Anelli di Peter Jackson, che deriva dalla stessa radice scandinava/germanica Vig = guerra, come anche i nomi propri sassoni Biga e Bigo e il normanno Bigot. Sempre da Wig deriva anche il sostantivo toscano béga (longobardo begaz = battaglia) che significa grana, disputa, conflitto.Dal normanno Bigot deriva nella forma di dispregiativo l'aggettivo bigotto in quanto i normanni si contraddistinguevano per un cristianesimo particolarmente intransigente.
Dalla stessa radice derivano anche molti cognomi italiani ed in particolare quelli toscani come Vichi o Vighi (got. wīg = guerra), i capostipiti di queste famiglie probabilmente appartenevano alla casta degli Arimanni (heer = esercito + mann = uomo) ovvero degli uomini liberi, era il nucleo centrale della società longobarda composta da uomini che, pur non appartenendo all'aristocrazia, potevano portare le armi, avevano il dovere di partecipare alle attività belliche e avevano diritto di voto nell'assemblea pubblica che si chiamava Gairethinx (gaire = lancia + thinx = assemblea) ovvero l'assemblea delle lance. Da questa casta deriva il nome proprio Ermanno, forse oggi un po' desueto e naturalmente il cognome Armani diffuso in Trentino, Lombardia, Emilia e Toscana. Gli Arimanni come gruppo sociale tribale persero via via molte delle loro prerogative e dei loro diritti con l'avvento del feudalesimo e la trasformazione della società medievale dopo la dissoluzione dell'impero carolingio.
Tale radice germanica è anche rinvenibile nei cognomi tedeschi Wigand, Wiegand, Wiegandt ( a.a.t. wigand = guerriero), il danese Vigand, gli anglossassoni Wiggins, Wigan.
Anche la radice germanica pald / bald (= abile), che significa valoroso è presente sia in molti nomi propri che cognomi come il toscanissimo Baldi e in quello dell'eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi (gair = lancia + bald = abile). La radice pert / behrt (= smagliante, lucente) dal gotico baírhts è presente nel cognome Berti anch'esso molto diffuso in Toscana ed in Italia settentrionale. Una leggenda vuole l'origine della famiglia Garibaldi direttamente discendente dal sovrano longobardo Garibaldo, figlio di Grimoaldo (reggenza: 662-671), che, fanciullo, regnò per un breve periodo di tempo nel 671. Garipald si chiamava anche il padre della regina Teodolinda che era di origini bavaresi ed il cui nome significava (Diot = popolo + lind = dolce) quindi dolce col suo popolo.
Come appare in questi due ultimi esempi l'onomastica longobarda risulta essere spesso caratterizzata dalla seconda rotazione consonantica dell'alto tedesco antico che è una caratteristica distintiva delle lingue germaniche di ceppo occidentale come il francone, il bavarese e l'alamanno.
L'onomastica longobarda è molto presente soprattutto in Italia settentrionale. Solo per citare alcuni esempi, il cognome e toponimo lombardo Brera deriva dal longobardo braida (= prato). Da cui deriva anche il cognome di una delle più celebri firme del giornalismo sportivo: Gianni Brera. Forse in pochi sanno che fu proprio Gianni Brera che coniò il toponimo Padania, che nella lingua italiana non esisteva, per indicare la pianura padana e l'Italia settentrionale in generale ben prima che lo stesso fosse utilizzato in chiave politica.
Gastaldo (Piemonte), Castaldo (Lombardia) e Castaldini (Emilia) sono evidentemente derivati dalla parola longobarda Gastald che identificava un'importante figura amministrativa al servizio del re, che nella società longobarda serviva da contrappeso all'indipendenza dei Duchi. Era l'omologo longobardo dello Steward normanno.
Altri cognomi come Galan che si trova in Veneto, Lombardia ed Emilia deriva dal longobardo galan = cantare, probabilmente ad indicare che il capostipite era un bardo, che nella società longobarda era una figura di un certo rilievo.
In particolare la radice antico-germanica / gotica wīgaz (proto-germanico bēgaz), che significa guerriero, combattente, pugnace è rinvenibile in molti nomi propri di persona e cognomi che sono arrivati fino ai nostri giorni denotando le origini ancestrali del capostipite. E' così per il nome Clodoveo (Chlodwig) che deriva (hluþa = famoso + wīgaz = guerriero) da cui derivano i nomi propri Luigi e Ludovico, per il nome Viggo dell'attore statunitense Mortensen che interpreta Aragorn nel Signore degli Anelli di Peter Jackson, che deriva dalla stessa radice scandinava/germanica Vig = guerra, come anche i nomi propri sassoni Biga e Bigo e il normanno Bigot. Sempre da Wig deriva anche il sostantivo toscano béga (longobardo begaz = battaglia) che significa grana, disputa, conflitto.Dal normanno Bigot deriva nella forma di dispregiativo l'aggettivo bigotto in quanto i normanni si contraddistinguevano per un cristianesimo particolarmente intransigente.
Dalla stessa radice derivano anche molti cognomi italiani ed in particolare quelli toscani come Vichi o Vighi (got. wīg = guerra), i capostipiti di queste famiglie probabilmente appartenevano alla casta degli Arimanni (heer = esercito + mann = uomo) ovvero degli uomini liberi, era il nucleo centrale della società longobarda composta da uomini che, pur non appartenendo all'aristocrazia, potevano portare le armi, avevano il dovere di partecipare alle attività belliche e avevano diritto di voto nell'assemblea pubblica che si chiamava Gairethinx (gaire = lancia + thinx = assemblea) ovvero l'assemblea delle lance. Da questa casta deriva il nome proprio Ermanno, forse oggi un po' desueto e naturalmente il cognome Armani diffuso in Trentino, Lombardia, Emilia e Toscana. Gli Arimanni come gruppo sociale tribale persero via via molte delle loro prerogative e dei loro diritti con l'avvento del feudalesimo e la trasformazione della società medievale dopo la dissoluzione dell'impero carolingio.
Tale radice germanica è anche rinvenibile nei cognomi tedeschi Wigand, Wiegand, Wiegandt ( a.a.t. wigand = guerriero), il danese Vigand, gli anglossassoni Wiggins, Wigan.
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Giuseppe Garibaldi Nizza, 1807 - Caprera, 1882 |
Come appare in questi due ultimi esempi l'onomastica longobarda risulta essere spesso caratterizzata dalla seconda rotazione consonantica dell'alto tedesco antico che è una caratteristica distintiva delle lingue germaniche di ceppo occidentale come il francone, il bavarese e l'alamanno.
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Gianni Brera San Zenone al Po, 1919 - Codogno, 1992 |
Gastaldo (Piemonte), Castaldo (Lombardia) e Castaldini (Emilia) sono evidentemente derivati dalla parola longobarda Gastald che identificava un'importante figura amministrativa al servizio del re, che nella società longobarda serviva da contrappeso all'indipendenza dei Duchi. Era l'omologo longobardo dello Steward normanno.
Altri cognomi come Galan che si trova in Veneto, Lombardia ed Emilia deriva dal longobardo galan = cantare, probabilmente ad indicare che il capostipite era un bardo, che nella società longobarda era una figura di un certo rilievo.
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