Che fine hanno fatto i Goti? Parte 2, la toponomastica
"Fuera los Godos!" gridano ancora oggi gli abitanti delle Canarie agli spagnoli del continente. Dopo 1600 anni ci si riferisce agli spagnoli col nome di Goti, tanto è stata importante l'apporto delle popolazioni di stirpe germanica che sono migrate nella penisola iberica nel V secolo d.C. e hanno realizzato un vasto regno con una grande eredità culturale soprattutto dal punto di vista linguistico.
Nel precedente post sulle origini dei Goti, abbiamo visto come, dopo la fine del regno ostrogoto d'Italia e la caduta sul campo e la deportazione a Costantinopoli dei principali eredi delle famiglie nobili gotiche, il resto del popolo si integrò nella società longobarda probabilmente con un ruolo subalterno. I Longobardi furono tolleranti con tutte le popolazioni che avevano partecipato con loro all'avventura italiana, e permisero a Sassoni, Svevi e Bulgari di mantenere le proprie tradizioni, così fecero anche con i Goti. L'esistenza in Italia di necropoli gote e longobarde poste le une accanto alle altre, come nel caso di quelle di Collegno in Piemonte, testimonia una stretta affinità tra le due popolazioni.
La toponomastica ci rivela non pochi indizi dell'esistenza di insediamenti goti sul territorio italiano ed in particolare nell'Italia settentrionale. Nella sua Historia Langobardorum Paolo Diacono fa più volte riferimento ai Goti col termine Gothi che è la parola con cui i Longobardi chiamavano questo popolo, che è lo stesso termine usato da Tacito (Gothones), è però probabile che loro chiamassero se stessi Gut-þiuda, Gudthjod, Gutans, che significa letteralmente "il popolo di dio", Gudhūs, è "casa di dio", tempio. Le radici god- e gud- stanno ad indicare proprio toponimi che rivelavano l'origine etnica gotica degli abitanti, questa radice non rivela solo toponimi in Italia ma anche toponimi europei che sono disseminati lungo un "filo rosso" che ricalca le migrazioni dei Goti in Europa, dalla Lituania alla Galizia. In Italia troviamo toponimi di evidente origine gotica soprattutto nella Pianura padana aka Padania: in Lombardia abbiamo Gudo Gambaredo nel comune di Bugginasco (-asco suffisso toponomastico germanico), Gudo Visconti, Goito in provincia di Mantova, Goido in quella di Pavia, in Emilia-Romagna troviamo Godi in provincia di Piacenza e Godo presso Ravenna; abbiamo anche una frazione Godo presso Gemona del Friuli.
Un altro utile indizio è nella diffusione del cognome Godi in Italia settentrionale (Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna) e la variante Goti in Toscana. Questi cognomi sono praticamente assenti nell'Italia centro-meridionale.
I Goti sono stati un fenomeno che ha lasciato tracce in varie parti d'Europa ovunque essi si sono stabiliti, sia nella toponomastica che nell'onomastica. L'influsso gotico è rinvenibile con le stesse modalità che abbiamo visto in Padania nella toponomastica della penisola iberica: Godos, Godiellos, Gudiel, Gudiellos, anche nell'onomastica: Guzman è un classico cognome di origine gotica (gōþs = buono + man = uomo). La toponomastica gotica è molto diffusa anche in Europa orientale ed in modo particolare nella Polonia meridionale: Godow, Godowa e nell'Ucraina occidentale Godoviche, Godomichi, Godovytsya, Godovo. Anche Gudas, Gutas, Gutans, Guttans, Gutten, Guttens sono cognomi chiaramente di questa origine.
Nel prossimo post prenderemo invece in esame la genetica di questo popolo e vedremo se è possibile, in base ai seppur pochi dati in nostro possesso, poter arrivare ad un modale che identifichi la firma genetica caratteristica di questo antico popolo.
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Nel precedente post sulle origini dei Goti, abbiamo visto come, dopo la fine del regno ostrogoto d'Italia e la caduta sul campo e la deportazione a Costantinopoli dei principali eredi delle famiglie nobili gotiche, il resto del popolo si integrò nella società longobarda probabilmente con un ruolo subalterno. I Longobardi furono tolleranti con tutte le popolazioni che avevano partecipato con loro all'avventura italiana, e permisero a Sassoni, Svevi e Bulgari di mantenere le proprie tradizioni, così fecero anche con i Goti. L'esistenza in Italia di necropoli gote e longobarde poste le une accanto alle altre, come nel caso di quelle di Collegno in Piemonte, testimonia una stretta affinità tra le due popolazioni.
La toponomastica ci rivela non pochi indizi dell'esistenza di insediamenti goti sul territorio italiano ed in particolare nell'Italia settentrionale. Nella sua Historia Langobardorum Paolo Diacono fa più volte riferimento ai Goti col termine Gothi che è la parola con cui i Longobardi chiamavano questo popolo, che è lo stesso termine usato da Tacito (Gothones), è però probabile che loro chiamassero se stessi Gut-þiuda, Gudthjod, Gutans, che significa letteralmente "il popolo di dio", Gudhūs, è "casa di dio", tempio. Le radici god- e gud- stanno ad indicare proprio toponimi che rivelavano l'origine etnica gotica degli abitanti, questa radice non rivela solo toponimi in Italia ma anche toponimi europei che sono disseminati lungo un "filo rosso" che ricalca le migrazioni dei Goti in Europa, dalla Lituania alla Galizia. In Italia troviamo toponimi di evidente origine gotica soprattutto nella Pianura padana aka Padania: in Lombardia abbiamo Gudo Gambaredo nel comune di Bugginasco (-asco suffisso toponomastico germanico), Gudo Visconti, Goito in provincia di Mantova, Goido in quella di Pavia, in Emilia-Romagna troviamo Godi in provincia di Piacenza e Godo presso Ravenna; abbiamo anche una frazione Godo presso Gemona del Friuli.
Un altro utile indizio è nella diffusione del cognome Godi in Italia settentrionale (Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna) e la variante Goti in Toscana. Questi cognomi sono praticamente assenti nell'Italia centro-meridionale.
I Goti sono stati un fenomeno che ha lasciato tracce in varie parti d'Europa ovunque essi si sono stabiliti, sia nella toponomastica che nell'onomastica. L'influsso gotico è rinvenibile con le stesse modalità che abbiamo visto in Padania nella toponomastica della penisola iberica: Godos, Godiellos, Gudiel, Gudiellos, anche nell'onomastica: Guzman è un classico cognome di origine gotica (gōþs = buono + man = uomo). La toponomastica gotica è molto diffusa anche in Europa orientale ed in modo particolare nella Polonia meridionale: Godow, Godowa e nell'Ucraina occidentale Godoviche, Godomichi, Godovytsya, Godovo. Anche Gudas, Gutas, Gutans, Guttans, Gutten, Guttens sono cognomi chiaramente di questa origine.
Nel prossimo post prenderemo invece in esame la genetica di questo popolo e vedremo se è possibile, in base ai seppur pochi dati in nostro possesso, poter arrivare ad un modale che identifichi la firma genetica caratteristica di questo antico popolo.
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Blog strepitoso! Complimenti
RispondiEliminaCastello di Godego (TV)
RispondiEliminaGodéga di S. Urbano (TV)
Gòdeghe (VI)
Montegòdi (VR) ...
Hatto
Gudo Gambaredo (MI)
RispondiEliminaGudo Visconti (MI)
Gudio (MI)
Gòito (Mn)
Goido (PV)
Godi (BS)
Godio (AL)
Goidi (AL)
Hatto
...dando naturalmente il merito al prof. G.B. Pellegrini,
RispondiEliminaToponomastica Italiana, Hoepli, 1990.
a Sacca frazione di Goito (Mn) ci sono anche necropoli, una degli inizi del V sec. D.C. addirittura,...perchè era un punto strategico importante sulla ex via Postumia
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Via_Postumia
. Il Donesmondi asserisce nella sua Historia eclesiastica :
RispondiElimina"Nel qual tempo (anno 410) Mantova si trovava, quanto allo spirituale, stabile e ferma nella Cattolica Sede, governata sempre dai Vescovi di Milano ma quanto al temporale s'andava ricoverando or sotto questo, or sotto quest'altro signore secondo che or l'Imperio, or i Goti nell'infelice Italia prevalevano, i quali nel 412, miseramente travagliando Mantova, la posero a sacco. E fu allora appunto che, in rammemoranza loro, fabbricarono il CASTELLO DI GOITO perchè ivi intorno si trattenner con gli eserciti, venendo anc'eglino sì dai mantovani, come da altri cenomani non poco travagliati; laonde Mantova in particolare per molti anni avvenire non ebbe mai interamente pace".
Altrettanto afferma il Gionta :
"Stette Mantova tranquilla sotto l'ombra dei romani, e senza travaglio di guerra, sotto diversi Presidenti inviati dai romani e dagli Imperatori, fino alla venuta dei Goti in Italia, i quali, venendo per l'Ungheria, passarono per la Schiavonia l'anno 407 ed occuparono la maggior parte dell'Italia, massimamente Mantova. I predetti Goti edificarono sulle sponde del Mincio un forte castello, che dal loro nome prese poi la denominazione di Goito".
Forse un pelo fuori tema ( ma neanche troppo ) ma mi permetto di postare il link seguente da youtube. Un servizio affascinante riguardante una delle isole linguistiche (supposte gallo-italiche emiliane ) in Toscana, quella di Gombitelli, frazione montana sopra Camaiore in Versilia. Gli stessi cognomi della zona richiamano a cognomi lombardo-emiliani...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=RLtb7z75oE4
Cerdic
Su GOITO abbiamo fatto bingo con i Goti. Infatti presso Sacca di Goito, in località "Dosso della Chiesa Vecchia" già a partire dal 1968 sono state trovate alcune sepolture altomedievali databili tra la fine del IV e l'inizio del V sec. Dalla fattura dei manufatti ritrovati si deduce l'origine gotica delle sepolture come ben spiegato in http://rm.univr.it/biblioteca/volumi/ebanista_rotili2011/sannazaro2011.pdf dove si accenna anche all'origine gotica del toponimo.
RispondiEliminaL'etimologia di Goito e altri toponimi di origine germanica non derivano dall'etnico Goti ma da voci che nominano gli insediamenti territoriali germani (forse anche goti) in relazione alla proprietà terriera: il bene della proprietà della terra messa a coltura da cui si trae sostentamento e ricchezza.
RispondiEliminaGodego, Godega, Goito, Goido, Godo e Gottolengo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtopic.php?f=45&t=976
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