Mappare gli spostamenti della popolazione europea attraverso la ricerca genomica



Questo è il titolo di un articolo preliminare, pubblicato su "medieval worlds" di quello che forse è il più imponente studio di genetica delle popolazioni mai realizzato e condotto dal Prof. Patrick J. Geary del dipartimento di Storia dell'Università di Princeton. Studio che Toscana Longobarda segue con attenzione già da quattro anni perché riguarda proprio i Longobardi con il seguenziamento genetico dei resti ossei di 1.200 soggetti provenienti dalle necropoli pannoniche, adesso in Austria, Ungheria e Moravia (VI e inizio VII sec,) e da quelle del Nord Italia (VII sec.). Visto la mole delle analisi da compiere ci vorrà ancora molto tempo e molti altri finanziamenti per portare a termine l'immane opera. Possiamo subito dire che oltre al matriarcale mtDNA verrà analizzato anche il cromosoma Y, il che permetterà quindi di ritracciare i lineaggi patriarcali dei discendenti viventi dei Longobardi che arrivarono in Italia nell'Alto Medioevo fino in Pannonia. Il tutto dovrebbe gettare ampia luce sul cosiddetto periodo delle grandi migrazioni che a ragione è considerato l'elemento fondante degli odierni popoli europei.

Ma perché i Longobardi? L'idea di concentrarsi sui Longobardi non deriva da uno specifico interesse storico legato ai Longobardi ed al loro rapporto con l'italia o la Pannonia piuttosto perché i Longobardi, che furono l'ultima popolazione barbarica ad invadere i territori che facevano parte dell'ex impero romano d'occidente, sono anche quelli più documentati attraverso le opere di Mario di Losanna, Gregorio di Tours e soprattutto Paolo Diacono che descrive nel dettaglio le vicende della storia dei Longobardi dal loro arrivo in Pannonia agli albori del VI sec. fino alla conquista dell'Italia nel 568 ad opera del loro mitico re Alboino. I Longobardi sono a buon diritto una popolazione europea con intrinseche caratteristiche di univocità e specificità che possono essere desunte dai resti archeologici ritrovati in altrettante necropoli chiaramente identificate ed immediatamente riconoscibili come longobarde. Affidabili o no queste caratteristiche fanno dei Longobardi una popolazione modello nel contesto della cosiddetta Volkswanderung ideale oggetto per questo studio scientifico.

La ricerca archeologica e lo studio delle fonti storiche ha potuto permettere infatti di considerare come longobardi centinaia di siti funerari sparsi per l'Europa con sorprendenti analogie nella morfologia e nelle caratteristiche delle fosse e dei corredi funerari dalla Pannonia all'Italia settentrionale.

Lo scopo di questa ricerca scientifica di genetica delle popolazioni non è quello di ricostruire l'identità etnica dei Longobardi. Piuttosto sarà possibile determinare se, nel corso del VI sec., in Ungheria esistevano comunità caratterizzate da stretti legami di parentela il cui profilo genetico differiva da quello delle comunità confinanti in modo da suggerire il loro recente arrivo. Oppure se alcune comunità a Sud delle Alpi seguivano pratiche funerarie analoghe ad altre popolazioni del Nord Europa o dell'Europa orientale. O se, nonostante le loro caratterizzazione culturale e le loro abitudini funerarie specifiche, il loro make-up genetico era affine a quello delle circostanti popolazioni autoctone romee tale da suggerire un rapido processo di integrazione.

In definitiva il progetto offre un diverso modo di concettualizzare lo spazio, questa volta nei termini di affinità genetica piuttosto che in quelli offerti dalla cultura materiale, dalla linguistica, dalla giurisprudenza e dalla politica.

Fonti:

Using Genetic Data to Revolutionalize Understanding of Migration History
By Patrick J. Geary · Published 2013

Mapping European Population Movement through Genomic Research
By Patrick J. Geary and Krishna Veeramah · medieval worlds · No. 4 · 2016 · 65-78


Commenti

  1. > And finally, is there evidence of genetic continuity between pre-(Pannonia) and post-(Italy) migration Langobard cemeteries? Our project, although under way for four years, is still at the beginning.
    :-) Siamo tornati in dietro. Non si sa niente di Longobardi.

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