Museo degli Uffizi: l'Allegoria Sacra di Giovanni Bellini, interpretazione

Leggendo un'interpretazione di Vittorio Sgarbi dell'Allegoria Sacra di Giovanni Bellini conservata al Museo degli Uffizi mi si è accesa la lampadina ed ecco la mia versione che ne approfondisce alcuni aspetti.



La terrazza, inserita in un contesto naturale caratterizzato da ripidi balzi, si affaccia su un lago e ricorda il sacrario degli antichi Germani ad Eksternsteine dove sembra che sorgesse l'albero sacro dei Sassoni abbattuto da Carlo Magno, al centro della scena vi è infatti l'Irminsul (Axis Mundi). Un bambin Gesù scuote il tronco dell'albero per farne cadere i frutti, tre pomi d'oro che vengono raccolti dai tre figli legittimi di Carlo Magno e Ildegarda nei quali sarebbe stato diviso il Sacro Romano Impero alla morte dell'imperatore, sulla destra i due santi sono San Sebastiano (trafitto dalle frecce) e Sant'Antimo di Nicomedia le cui reliquie furono regalate da papa Adriano I, appoggiato alla balaustra, a Carlo Magno. Fuori dal recinto l'imperatore col mantello rosso brandisce la spada e impugna lo scettro del Sacro Romano Impero allontanando dalla scena un orientale a ricordare le guerre dei Franchi contro i mori, accanto ma al di qua del recinto la moglie di Carlo Magno, Ildegarda prega la Sacra Vergine protetta da un baldacchino, accanto una figura femminile levitata dal pavimento, forse una ninfa, Europa?

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