Presenze di Alani e Sarmati in Italia



Nel VI secolo a.C. l'area di stanziamento ancestrale dei Sarmati, una grossa confederazione di tribù nomadi di origine iranica, era la steppa pontica nell'attuale Russia meridionale tra il Don e gli Urali, Tra queste tribù nel I secolo a.C. emerge in modo rilevante quella degli Alani il cui nome deriva dalla parola iranica antica *arya, "Aryan" che significa "nobile" da cui deriverebbe anche il nome “Īrān” (dal genitivo plurale *aryānām).

Poco prima dell'era cristiana cominciano i primi contatti con l'impero romano con i quali instaurano rapporti commerciali e soprattutto ai quali fornirono ottimi reparti di cavalleria leggera ausiliaria. Nel 175 d.C. Marco Aurelio manda 5.500 Alano-Sarmati in Britannia per combattere i Caledoni al Vallo d'Adriano, il loro comandante si chiamava Artorius, successivamente questi reparti furono trasferiti in Bretagna per sedare i bellicosi e irriducibili Armoricani che si erano rivoltati. La tradizione narrativa popolare di questi Alano-Sarmati stabilitisi in Europa occidentale come auxiliares delle legioni imperiali costituì il nucleo storico del ciclo arturiano (Littleton, Thomas e Malcor). Gli Alani di Bretagna divennero così l'asse portante della nobiltà bretone e più avanti insieme ai Normanni sconfissero i Sassoni nella Battaglia di Hastings nel 1066. Il loro nome riecheggia nella nobiltà inglese con il nome di FitzAlan che sarà legato alla dinastia Stuart di Scozia.

I Sarmati parlavano una lingua iranica di ceppo indoeuropeo affine allo scita. I Greci ed i Romani, che li temevano ma al contempo li ammiravano per il loro valore in battaglia, li prendevano in giro per il loro modo di parlare che scimmiottavano in bar-bar, dando così origine al termine "barbari", poi applicato a qualunque popolo estraneo al mondo greco-romano.

Da un'iscrizione ritrovata in Crimea sembra che i Sarmati venerassero "i sette dei" una pratica attestata anche negli Sciti, uno dei quali era il signore della guerra analogo al dio romano Marte che, come scriveva Ammiano Marcellino (31.2.23), gli Alani adoravano incarnato nella forma di una spada sguainata infilzata in una roccia, rituale che sembra coincidere con l'erezione dell'axis mundi.



Quando arrivarono gli Unni nelle loro aree di stanziamento una parte degli Alani si spostò verso l'Europa orientale dove si federò coi Vandali coi quali attraversarono il Reno nel 406 d.C. ed invasero la Gallia, nel 409 d.C passano i Pirenei ed arrivarono nella penisola iberica. Nel 428 d.C., sconfitti dai Visigoti, attraversarono lo Stretto di Gibilterra e passano in Nord Africa dove coi Vandali fondarono un potente regno.

Guerriero Vandalo e Alano
Nord Africa - V sec,

Durante la scorreria degli Unni del 470 d.C. alcuni gruppi di Alano-Sarmati furono costretti ad attraversare il Danubio e a stanziarsi in Pannonia dove più avanti si unirono ai Longobardi con cui parteciparono alla conquista dell'Italia del 568, arrivati in Italia i Sarmati si stabilirono nella Pianura padana.
Dai frequenti contatti culturali tra Longobardi e Sarmati in Pannonia deriva la pratica delle perticae: quando una persona moriva lontano da casa o risultava dispersa in battaglia, la famiglia compensava l'impossibilità di celebrarne i funerali piantando nel terreno una di queste aste, con il becco dell'uccello orientato verso il punto in cui si credeva fosse morto il familiare.

Toponimi di Alani e Sarmati nel Nord Italia
Alcuni toponimi alani in Italia: Alagna, Allain, Alagna Lomellina, Allegno, Alano di Piave.

La repubblica caucasica dell'Ossezia Settentrionale prende il nome di Alania (in russo Респу́блика Се́верная Осе́тия-Ала́ния) fa parte della Federazione Russa e fu fondata dagli Alani nel VII sec. d.C., nel IX secolo gli Alani si convertirono al Cristianesimo, presto diventò una regione molto florida poiché nel suo territorio passava la via della seta che conduceva in Cina il cosiddetto passo di Darial in persiano Dār-e Alān che significa "Porta degli Alani". Da qui passò anche Marco Polo la cui spedizione fu accompagnata da un Alano, in quel periodo gli Alani erano anche tenuti a fornire contingenti ai Mongoli.

Dal punto di vista genetico oggi abbiamo 5 sequenze DNA idetificabili come Scite/Sarmate 3 di queste sono R1a1a1b, una è R1b1a e una è Q1a.

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