Armi longobarde: l'ascia barbuta (Skeggöx)
Ascia barbuta facente parte del corredo di armi della sepoltura di un guerriero longobardo ritrovata a Fiesole |
Chiamata Long-bearded axe in inglese, Skeggöx in antico norvegese (da Skegg=barba + öx=ascia) l'ascia barbuta è un'ascia utilizzabile sia come utensile che come arma d'attacco. Un'esemplare appartenente all'età del ferro è stato ritrovato nell'isola svedese di Gotland.
Ascia barbuta dell'età del ferro ritrovata nell'isola svedese di Gotland |
Come utensile l'ascia barbuta è particolarmente adatta per togliere la corteccia al legname impugnando l'ascia proprio sotto la testa in corrispondenza dell'incavo nel ferro.
Era una delle armi tipiche dei popoli nordici molto amata dai vichinghi e dai germani anche se quelle germaniche differiscono da quelle vichinghe per essere più robuste, il manico in legno era lungo in modo da poterla usare anche a due mani.
Nel video che segue si vede come utilizzare l'ascia barbuta per squadrare un tronco: davvero efficace!
E nel seguente possiamo seguire le fasi della forgia.
Quest'arma mi fa pensare all'italiano SCHEGGIA e al dialettale SKAJA... Hatto
RispondiEliminaInteressante etimo questo di scheggia, in effetti viene attribuito ad un'origine germanica. In antico norvegese ci sono due parole abbastanza simili "skegg" che significa barba da cui prende il nome questo tipo di ascia, e "skikka" (germanico skekkjan) che significa velocemente, subito, saltare, schizzare, rapido movimento. Quest'ultimo credo sia l'origine della parola scheggia, infatti in toscano si dice anche "steccia" e "stecciare" per indicare un auto che va veloce. Lo stesso termine "skikka" o "skitza" si trova nell'antico frisone, da cui il modenese "skizzer" da cui l'italiano schizzare
Elimina... e SCOCCA, SCOCCARE,
EliminaHatto
La mia arma preferita ↑
RispondiEliminaa proposito del dialettale Skaja nel mio dialetto,di Sant'Angelo Lodigiano, "Scàia"si dice di persona,più spesso donna ,svelta,attiva,decisa nelle sue cose e non perditempo,appunto come una scheggia.Queste qualità si riconoscono anche alla ragazza intraprendente e civettuola ,sveglia,che promette e affascina senza essere necessariamente di facile costumi,cioè una "scaiéta"."Scàia de savòn" è invece semplicemente una scaglia di sapone,solitamente appuntita e sottile.
RispondiEliminaAggiungo che in dialetto sabino (interno abruzzese) viene chiamato "schicchera" (o "ziccarda") quel gesto di tenere un dito teso sotto il pollice per poi farlo schizzare velocemente e colpire qualcuno.
RispondiEliminaEd è usato anche per definire certi tipi di "botte" come un terremoto forte e secco per esempio.