Ottone d'Assia: il padre dell'archeologia sui Longobardi

Ottone d'Assia (1937-1998)
Archeologo
Un grande impulso alla ripresa degli studi sull'Alto Medioevo e sui Longobardi in particolare fu dato dall'archeologo italo-tedesco Ottone d'Assia. I Longobardi, popolo di origine germanica che dominò la penisola per quasi due secoli e a cui si deve il primo re d'Italia, furono in realtà dimenticati per molto tempo, relegati più alla sfera delle curiosità che delle cronache storiche. La storiografia ufficiale ha sempre considerato l'Alto Medioevo un periodo oscuro di basso interesse privilegiando altri periodi storici: il periodo classico ed il Rinascimento. Questo atteggiamento della storiografia mainstream si intensificò particolarmente dopo il processo unitario, allorquando occorreva creare un'immagine di una nazione coesa con un'eredità culturale condivisa e specifica. E quindi occorreva non dare troppo risalto a questi scomodi ancestori. 

Come aveva a dire il d'Azeglio: "Pur troppo s'è fatta l'Italia, ma non si fanno gl'Italiani" e quanto è vero questo ancora oggi, dopo centocinquant'anni.

Ottone d'Assia (Roma, 3 giugno 1937 - Hannover, 3 gennaio 1998) fu il terzo figlio della principessa Mafalda di Savoia e del Langravio Filippo d'Assia. Dopo un'infanzia molto dura segnata dai drammi della guerra e dalla perdita precoce della mamma, Otto frequentò l'Università di Monaco di Baviera, specializzandosi nelle arti applicate dell'alto medioevo. A partire dagli anni sessanta si fece promotore di campagne di scavo in Italia concentrandosi in particolar modo sulla ceramica longobarda di cui fece un dettagliato inventario. Nel 1976 scrisse un articolo sulle armi longobarde conservate presso il Museo Stibbert di Firenze di cui nel 1983 elaborò il catalogo della collezione altomedievale. Fu professore di archeologia medievale presso l'Università degli Studi di Pisa e successivamente alla Ca' Foscari di Venezia.

Forte il legame con la città di Fiesole dove l'archeologo italo-tedesco si occupò sin dal 1966 della necropoli longobarda della quale nel 2014 fu celebrata, con grande successo, la bellezza in una mostra ospitata nel Museo Civico Archeologico: "Die langobardischen Grabfunde aus Fiesole bei Florenz, München 1966, pp. 6-19".

Elenco delle pubblicazioni di Ottone D’Assia (Otto von Hessen)

1) Una tomba di guerriero longobardo proveniente dalla cappella di S. Germano in Borgo d’Ale, “Bollettino della Società piemontese di archeologia e belle arti”, n.s. 1962/63, pp. 23-37.

2) I nastri decorativi aurei della ricca tomba femminile longobarda di Torino-Lingotto, “Bollettino della Società piemontese di archeologia e belle arti”, n.s. 1962/63, pp. 32-34.

3) Die Goldblattkreuze aus der Zone nordwärts der Alpen, in Problemi della civiltà e dell’economia longobarda, biblioteca della rivista “Economia e Storia”, n. 12 (1964), pp. 199-226.

4) Reperti provenienti da Cividale nel Museo Preistorico Statale di Monaco di Baviera, “Memorie Storiche Forogiuliesi”, XLV (1962/64), pp. 253-254.

5) Un ritrovamento bavaro del VII secolo da Brescia, “Commentari dell’Ateneo di Brescia”, 1964, pp. 171-180.

6) Die Funde der Reihengräberzeit aus dem Landkreis Traunstein. Kataloge der Prähistorischen Staatssammlung München, Heft 7, Kallmünz 1964.

7) I rinvenimenti di Offanengo e la loro esegesi, “Insula Fulcheria”, n. 4 (1965), pp. 27-77.

8) Zwei goldene langobardische Riemenbesatzstücke aus Reggio Emilia, “Germania”, n. 44 (1966), pp. 402-404.

9) Die langobardischen Grabfunde aus Fiesole bei Florenz, München 1966, pp. 6-19.

10) Tre croci in lamina d’oro andate perdute e provenienti dai dintorni di Pavia, “Bollettino della Società Pavese di Storia Patria”, 49 (1967), pp. 85-95.

11) Die Goldblechscheiben aus Feldkirken und verwandte Funde, “Bayerische Vorgeschichtsblätter”, 33 (1968), pp. 110-116.

12) I ritrovamenti barbarici nelle Civiche Raccolte veronesi del Museo di Castelvecchio, Verona 1968.

13) Die langobardische Keramik aus Italien, Wiesbaden 1968.

14) A proposito della ceramica longobarda in Italia, in Atti del Convegno di Studi longobardi (Cividale-Udine), Udine 1970, pp. 91-94.

15) La necropoli longobarda dalle tombe in fila della zona di Ciringhelli, Povigliano, Provincia di Verona, “Memorie Storiche Forogiuliesi”, LLIX (1969), pp. 95-99.

16) Durchbrochene italisch-langobardische Lanzenspitzen, “Frühmittelalterische Studien”, 5 (1971), pp. 37-41.

17) Zwei byzantinische Grabfunde aus Sizilien, “Bayerische Vorgeschichtsblätter”, 36 (1971), pp. 333-338.

18) A proposito della ceramica nel periodo delle migrazioni nell’Europa centrale e meridionale, in Atti della XVIII settimana di Studi: artigianato e tecnica nella società dell’altomedioevo occidentale (Spoleto 2-8 aprile 1970), Spoleto 1971, vol. II, pp. 749-764 (Discussione sulla lezione di O. d’Assia alle pp. 779-782).

19) Primo contributo all’archeologia longobarda in Toscana, “Accademia di Scienze e Lettere la Colombaria”, Studi XVIII, Firenze 1971.

20) Die langobardischen Funde aus dem Graberfeld von Testona (Moncalieri/Piemont), “Accademia di Scienze e Lettere di Torino”, serie IV, n. 23 (1971).

21) Ein verschollenes langobardisches Goldblattkreuz, in Studi in onore di Ottorino Bertolini, 1972, pp. 431-433.

22) I ritrovamenti longobardi di Leno, “Memorie Storiche Forogiuliesi”, LIII (1973), pp. 73-80.

23) Notiziario degli scavi longobardi 1971-1972, “Memorie Storiche Forogiuliesi”, LIII (1973), pp. 159-161.

24) I ritrovamenti longobardi della Tuscia, in Atti del V Congresso Internazionale di studi sull’alto medioevo (Lucca, 3-7 ottobre 1971), Spoleto 1974, pp. 555-567.

25) Reperti longobardi di Pisa, “Antichità Pisane”, n. 1 (1974), pp. 7-11.

26) Schede di archeologia longobarda in Italia: il Piemonte, “Studi Medievali”, XV (1974), pp. 498-506.

27) Nuovi ritrovamenti longobardi in Italia, in Atti del Convegno Internazionale sul tema: la civiltà dei Longobardi in Europa (Roma/Cividale del Friuli, 24-28 maggio 1971), Roma 1974, pp. 388-405.

28) Schede di archeologia longobarda in Toscana. Parte IV: la Toscana, “Studi Medievali”, III, serie IV, 2° (1974), pp. 1124-1128.

29) Byzantinische Schnallen aus Sardinien im Museo Archeologico zu Turin, in Festschrift für Joachim Werner zum 65. Geburtstag, München 1974, pp. 545-557.

30) Secondo contributo all’archeologia longobarda in Toscana, “Accademia di Scienze e Lettere la Colombaria”, Studi XLI, Firenze 1975.

31) Ancora sulle crocette in lamina d’oro, “Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche”, 4 (1975), pp. 283-293.

32) Reperti di età longobarda dagli scavi di Santa Reparata, “Archeologia Medievale”, 2 (1975), pp. 211-214.

33) Rapporto sul Simposio “Le crocette in lamina d’oro”, “Notiziario di Archeologia Medievale”, marzo 1975, pp. 20-22.

34) Langobardische Goldblattkreuze aus Italien, in Die Goldblattkreuze des frühen Mittelalters, “Veröffentlichungen des alamannischen Instituts”, 37 (1975), pp. 113-122.

35) Langobardische Funde aus Sardinien, “Archäologisches Korrespondenzblatt”, 5 (1975), pp. 147-148.

36) Le armi longobarde nel Museo Stibbert di Firenze, “Atti e Memorie dell’Accademia Toscana la Colombaria”, 41 (1976), pp. 107-113.

37) Zwei bedeutende langobardische Funde aus Trezzo sull’Adda, “Archäologische Korrespondenzblatt”, 3 (1976), pp. 243-245.

38) Necropoli altomedievale a Nocera Umbra, “Notiziario di Archeologia Medievale”, giugno 1976, pp. 26-27.

39) Sull’espressione “barbarico”, “Archeologia Medievale”, III (1976), pp. 485 ss.

40) Il tesoro di Galognano (in collaborazione con C.A. Mastrelli e W. Kurze), (Centro per lo studio delle civiltà barbariche in Italia), Firenze 1977, pp. 7-30.

41) Il cimitero altomedievale di Pettinara-Casale Lozzi (Nocera Umbra), “Quaderni del Centro per il collegamento degli studi medievali e umanistici nell’Università di Perugia”, 3 (Firenze, 1978).

42) Cultura materiale presso i Longobardi, in I Longobardi e la Lombardia. Saggi, Milano 1978, pp. 261-267.

43) Considerazioni sull’anello di Rodchis proveniente dalla Tomba 2 di Trezzo sull’Adda, “Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche”, VII (1978), pp. 267-273.

44) Die völkerwanderungszeitlichen Gräberfelder von Nocera Umbra, in AA.VV., Problemi seobe naroda u karpatskoj kotlini, Novi Sad 1978, pp. 83-89.

45) Fibbia in bronzo dell’Alto Medioevo proveniente da Roccelletta di Borgia-Scolacium, “Notizie dal Chiostro del Monastero Maggiore”, XXI-XXII (1977), pp. 47-48.

46) Die Langobarden in Pannonien und Italien, in Propyläen Kunstgeschichte, Supplementband IV: Die Kunst der Wolkerwanderungszeit, a cura di H. Roth, Berlin 1979, pp. 163-179.

47) Intervento alla Tavola rotonda del 6° Congresso Internazionale di Studi sull’alto medioevo (Milano 21-25 ottobre 1978), Spoleto 1980, pp. 55-57.

48) Alcuni aspetti della cronologia archeologica riguardante i Longobardi in Italia, in Atti del 6° Congresso Internazionale di Studi sull’alto medioevo (Milano 21-25 ottobre 1978), Spoleto 1980, pp. 13-30.

49) Ein “awarisches” Frauengrab aus er Provinz Reggio Emilia, “Archaologisches Korrespondenzblatt”, 10 (1980), p. 343 ss.

50) Gioielli Franchi della collezione Carrand, “Lo specchio del Bargello”, 1, Firenze 1981.

51) Ritrovamenti longobardi nel Museo Nazionale del Bargello, “Lo specchio del Bargello”, 5, Firenze 1981.

52) Alcune osservazioni sulla tomba 185 di Villa Clelia, “Studi romagnoli”, XXIX (1978, ma 1980), pp. 457-460.

53) I reperti longobardi del territorio di Verona, in Atti del Convegno Verona in età gotica e longobarda (Verona, 6-7 dicembre 1980), Verona 1982, pp. 299-303.

54) Ein bedeutendes Frauengrab des 6. Jahrhunderts aus Imola, “Archäologisches Korrespondenzblatt”, XI (1981), 3, pp. 251-254.

55) Schema per una relazione su “alcune oreficerie bizantine”, in XXIX Corso di Cultura sull’arte ravennate e bizantina (Ravenna, 18-27 aprile 1982), Ravenna 1982, pp. 23-29.

56) Anelli a sigillo longobardi con ritratti regali, “Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche”, XI (1982), pp. 305-312.

57) Guarnizioni di una cintura medievale provenienti dai dintorni di Messina, in Aparchai. Nuove ricerche e studi sulla Magna Grecia e la Sicilia antica in onore di Paolo Enrico Arias, Pisa, 1982, pp. 753-755.

58) Testimonianze archeologiche longobarde nel ducato di Spoleto, in Atti del IX Congresso Internazionale di Studi sull’Alto Medioevo (Spoleto, 27 settembre-2 ottobre 1982), Spoleto 1983, pp. 421-428.

59) Langobardische Königssiegel aus Italien, “Frühmittelalterliche Studien”, XVII (1983), pp. 148-152.

60) Il materiale altomedievale nelle collezioni Stibbert di Firenze, “Ricerche di Archeologia Altomedievale e Medievale”, 7, Firenze 1983.

61) Il bacile romanico da Empoli, “Quaderni dell’insegnamento di archeologia medievale ella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena”, vol. IV, Firenze 1984.

62) Il rituale funerario longobardo e i rinvenimenti di Nocera Umbra, in Il territorio nocerino tra protostoria e altomedioevo (cat. mostra Nocera Umbra, 8 giugno-15 settembre 1985), Firenze 1985, pp. 106-125.

63) La tomba di un nobile longobardo a Castelvint, “Archivio Storico di Belluno-Fltre Cadore”, LVI (1985), pp. 3-14.

64) Considerazioni sul ritrovamento di Trezzo, in La necropoli longobarda di Trezzo sull’Adda, “Ricerche di Archeologia Altomedievale e Medievale”, 12/13, Firenze 1986, pp. 163-167.

65) I Longobardi in Pannonia e in Italia, in Arte e storia del medioevo in Italia, Roma 1987, pp. 23-28.

66) Archäologische Zeugnisse der Langobarden in Italien, in Archäologische Zeugnisse der Langobarden von der Unterelbe nacht Italien (cat. mostra, Hamburg 1988), a cura di R. Busch, Hamburg 1988, pp. 75-88.

67) Sei linguette in ferro ageminato da cintura, in Gli scavi del 1953 nel piano di Carpino (Foggia). Le terme e la necropoli altomedievale della villa romana di Avicenna, a cura di C. D’Angela, Taranto 1988, pp. 147-148.

68) Oggetti di legno dell’alto medioevo, in XXXVII Settimana di Studi del centro italiano sull’Altomedioevo (Spoleto, 30 marzo-5 aprile 1989), Spoleto 1990, pp. 257-260.

69) Frontale d’elmo di Valdinievole, Il costume maschile, Il costume femminile, Tecniche di lavorazione, Il processo di acculturazione, in I Longobardi (cat. mostra Cividale del Friuli-Passariano 2 giugno-6 novembre 1990), Milano 1990, pp. 96 e 178-223.

70) Castel Trosino, in Enciclopedia dell’arte medievale, vol. IV, Milano 1993, pp. 382-283.

71) Testimonianze archeologiche longobarde nel Ducato di Spoleto, in Umbria longobarda. La necropoli di Nocera Umbra nel centenario della scoperta (cat. mostra, Nocera Umbra 27 luglio-10 gennaio 1997), Roma 1996, pp. 131-134.

72) Reperti dell’Alto Medioevo provenienti dalle Alpi, in Gli ori delle Alpi (cat. mostra, Trento 20 giugno-9 novembre 1997), Trento 1997, pp. 193-196.

Nota di redazione

Quando il prof. Ottone d’Assia mi ha consegnato la sua bibliografia, nell’elenco numerato dall’autore, mancavano solo i suoi ultimi lavori e pochi riferimenti interni ai titoli delle opere; mi sono limitata, quindi, a completare quanto era rimasto insoluto. È stata una scelta di rispetto per l’uomo e per lo studioso conservare, nella sequenza, già predisposta cronologicamente, la numerazione che affianca i singoli titoli, elemento che tra l’altro facilita la ricerca e la memorizzazione dei testi. L’alternativa sarebbe stata suddividere gli scritti per anni. Mi è piaciuto anche mantenere il suo nome tradotto nelle versioni italiana e tedesca, così come era stato voluto dallo studioso, sempre cosciente di appartenere culturalmente e umanamente a due paesi e a due culture.

Marina De Marchi

Fonte: Società degli Archeologi Medievisti Italiani

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